(Finanza) Indice sintetico che misura della rapidità con la quale verrà rimborsato il capitale investito. Formalmente è la media ponderata della durata di un titolo; i pesi di ponderazione di ciascun anno sono dati dal vedi cash flow di quel anno attualizzato per il rendimento del titolo.
(Economia) Nel commercio internazionale, si riferisce alla politica di vendita di un bene o di un servizio su di un mercato estero ad un prezzo inferiore a quello di vendita, o addirittura di produzione, del medesimo sul mercato di interno. Ciò al fine di conquistare quote di mercato a discapito dei concorrenti. In ottica protezionista alcuni Stati prevedono sanzioni contro chi pone in essere simili pratiche.
vedi Market maker.
vedi Market maker.
vedi Stripping.
(Finanza) La combinazione di strumenti finanziari caratterizzati da profili di rischio/rendimento non perfettamente correlati. Il grado di rischio/rendimento totale di un investimento è inferiore a quello dato dalla media ponderata per le quantità delle tutte le attività detenute nel paniere, se queste non sono tra loro correlate.
vedi Factoring.
vedi Leasing finanziario.
(Statistica) Misura della variabilità dei dati. Più i dati si distanziano dal loro valore medio, maggiore sarà la loro deviazione (distanza) dal valore standard (media/mediana/moda). Se è pari a zero, tutti i dati considerati hanno identico valore. La deviazione standard al quadrato prende il nome di vedi varianza.
(Finanza) Titoli il cui andamento dipende direttamente dal valore di mercato di attività sottostanti (azioni, indici, valute, tassi ecc.). Tali strumenti sono generalmente impiegati per operazioni di copertura di un rischio (hedging), oppure, grazie all’effetto leva, per operazioni speculative ad alto rischio, ma a basso costo d’entrata.
vedi Ciclo economico.
vedi Primary dealer.
vedi Monte Titoli.
vedi Monte Titoli.
vedi Monte Titoli.
vedi Swaption.
vedi Raider.
(Economia) Letteralmente "disaccoppiamento" fa riferimento ad un’inversione non temporanea delle tradizionali tendenze storiche o economiche. Ad esempio si può usare tale termine per descrivere il recente ma consolidato disallineamento fra l’economia americana e le dinamiche del resto del mondo. In linguaggio tecnico-finanziario il termine viene riferito alle variazioni asincroniche dei tassi d’interesse di titoli di debito pubblico, normalmente caratterizzati da andamenti correlati.
(decima parte) Frattile.
(Contabilità) In italiano "indice di indebitamento" è un indice di bilancio atto a valutare la solidità patrimoniale e finanziaria di un’impresa. Viene definito come il rapporto fra mezzi propri (generalmente patrimonio netto) e capitale investito di una società (generalmente totale attività). Se il suo valore è alto (superiore al 60%) la struttura patrimoniale della società è buona; se basso (inferiore al 30per cento) l’impresa è sottocapitalizzata: i reali imprenditori sono i creditori, sui quali ricade la maggior parte del rischio d’impresa.
(Finanza) Soggetto autorizzato a operare in Borsa che negozia attività finanziarie in nome proprio (o della società per cui lavora), nell’interesse proprio (o di quella), e con risorse proprie (o della società finanziaria) assumendo in proprio i rischi dell’operazione. Non è dealer, l’operatore che compra e vende per conto di propri clienti e con loro fondi: costui viene detto broker. Non è dealer, inoltre, il generico investitore: costui infatti non è abilitato a operare direttamente in Borsa.
vedi Tributi.
vedi Stagionalità.
vedi Stagionalità.